Nata sola – sindrome del gemello scomparso

Nata sola – la sindrome del gemello scomparso
Non sempre i bambini che nascono sono stati soli nell’utero.

Alcune volte succede che c’è un secondo embrione che dopo un po’ “si ritira”.
Un tempo, neanche tanto lontano non era possibile fare questa constatazione, poi con l’avvento dell’ecografia si è stati in grado di vedere se una gravidanza è gemellare.
Ma appunto può accadere che un embrione venga riassorbito e alla nascita arrivi uno solo dei due.
Questo fatto però segnerà tutta la vita del bambino nato, perché ha vissuto la “morte” del fratello molto da vicino.
Nelle costellazioni familiari questo è un tema che viene preso molto in considerazione, in quanto questo trauma si manifesterà con vari disturbi nella vita della persona che ha avuto un gemello mai nato.
Può capitare che queste persone sentono il richiamo a seguire quel gemello, del quale spesso non sanno neanche l’esistenza. Si sentono immeritevoli di vivere, di realizzarsi, sono depresse o semplicemente persone tristi.
Provano sensi di colpa e provano solitudine profonda, si sentono invisibili, tendono ad essere ignorati.


Io posso testimoniarlo in prima persona.
Da piccola ero una bambina timida che stava sempre sola e in disparte, avevo difficoltà a parlare con gli altri, tendevo a “non esistere”. A vent’anni tanti erano i disagi che ho iniziato una psicoterapia. Questo percorso mi ha pian piano aiutato ad uscire dal mio guscio, ma ancora c’era qualcosa che mi faceva soffrire.
La svolta è arrivata quando vent’anni fa, ho conosciuto le costellazioni familiari e ho scoperto di aver avuto un gemello.
Da lì ho iniziato il percorso di guarigione vero e proprio, ho capito perché spesso avevo la voglia di andarmene da questo mondo, perché non riuscivo a fare fino in fondo le cose che mi rendevano felice. Non mi davo il permesso di essere felice, quando succedeva mi sentivo in colpa, sentivo di non meritarlo.
Questo succede nei casi di gemelli scomparsi perché è come dire io sono qui e tu non ce l’hai fatta, non ho diritto di vivere.
E’ importante perciò, prima di tutto riconoscere che non si è soli, che c’è da reintegrale un gemello, poi lavorare per stabilire una relazione con lui, fa parte della famiglia, ne è membro non può essere escluso.
E’ necessario prendersi cura delle emozioni che emergono, viversi il lutto e infine arrivare a lasciarlo andare con amore, ricordando che non sei sola, che la tua anima rimane collegata al tuo gemello e da li arriva la forza di vita.
Questo percorso porterà la persona a riappropriarsi della vita, ritrovare quella voglia di vivere il piacere, far sparire il vuoto che lo aveva accompagnato per anni.

Quando si manifestano in certe persone, difficoltà a uscire da depressioni o altri disagi come sopra descritti, è molto probabile che si è davanti a situazioni di gemelli scomparsi.
Riconoscere di avere un gemello scomparso porterà nuova energia vitale, nuova forza, la persona si sentirà più completa e aperta alla strada della gioia.

Loriana Torti

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foto tratta da un lavoro di costellazioni familiari nel quale si è manifestato il gemello scomparso